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  • Immagine del redattoreFabio Micali

Accertamento dell'Agenzia delle Entrate e del Territorio

In questi mesi l'Agenzia delle Entrate e del Territorio sta provvedendo a notificare a tutti i proprietari di immobili ubicati a Roma, un atto di accertamento. Mediante la notifica di tale atto, l'Agenzia delle Entrate e del Territorio provvede a riclassificare 175.000 immobili aumentando la loro rendita catastale. In questo modo gli ignari proprietari si troveranno a pagare dal 1° gennaio 2014 maggiori imposte. L'Imu subirà infatti un aumento stimato intorno ad un 20-30% in più rispetto a quanto pagato nell'anno 2013.

L'accertamento notificato al proprietario è illegittimo in quanto la motivazione indicata nell'atto è assolutamente carente e mancante dei requisiti essenziali che debbono essere indicati dall'amministrazione, per giustificare la riclassificazione dell'immobile in una categoria catastale, che di conseguenza comporta l'innalzamento della rendita prodotta dal bene immobile.

Il proprietario che ha ricevuto l'atto, può ed a giudizio dello scrivente, deve impugnare l'atto presso la Commissione Tributaria Provinciale competente. Il termine per impugnare l'atto presso la Commissione Tributaria Provinciale è di 60 giorni dalla notifica dell'atto. A mio parere il ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale è l'unico rimedio efficace per far accertare l'illegittimità della riclassificazione catastale dell'immobile eseguita dall'Agenzia delle Entrate e del Territorio senza regole chiare e senza un reale motivo se non quella di imporre un aumento delle tasse e delle imposte a carico del proprietario. In linea con quanto da me affermato, segnalo un'interessante Sentenza emessa dalla IV Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, che ha dato ragione al ricorrente.

Per qualsiasi ulteriore informazione o domanda in merito, è possibile contattarmi mediante il sito internet www.studiolegalemicali.com



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