Recentemente sono stato consultato in merito alle vincite in gettoni d’oro nei giochi a premi, che spesso vediamo in televisione.
Il concorrente di un gioco a quiz in tv non può vincere premi in denaro, poiché in Italia è vietato il gioco d’azzardo. Il problema si presenta quando i telespettatori ed il concorrente vengono informati che la vincita in gettoni d’oro è equivalente alla somma di euro 100.000. In realtà, il reale controvalore corrisposto al concorrente dalla Rai o da Mediaset può essere inferiore rispetto alla somma prospettata anche del 30 o 40%: ciò a causa dei costi di conversione, delle tasse applicate alla vincita e dell’effettiva quantità di oro contenuto in ciascun gettone consegnato al suo legittimo vincitore.
La Rai e Mediaset, per evitare qualsiasi tipo di reclamo o controversia, debbono informare i concorrenti ed i telespettatori che il montepremi indicato in euro è solo indicativo e non corrisponde all’effettivo controvalore indicato. In caso contrario, il concorrente potrebbe intraprendere un’azione legale volta ad ottenere l’effettiva somma menzionata dal conduttore televisivo, ovvero un numero di gettoni d’oro equivalenti all’effettivo controvalore promesso. Tale somma infatti, se indicata in modo generico dal presentatore, deve essere considerata al netto di eventuali tasse, costi di fusione e purezza di ciascun “gettone d’oro”.
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